Lavoratori all'estero e contributi pensione

Contributi pensione per lavoratori in Paesi extra UE
Hai deciso di intraprendere una nuova carriera lavorativa all'estero e ti stai chiedendo come funziona la pensione per chi non versa i contributi in Italia? Cerchiamo di fare chiarezza andando a definire ciò che dovresti sapere riguardo al sistema previdenziale italiano.
La pensione può essere richiesta dai cittadini italiani che hanno lavorato all'estero in uno qualsiasi dei Paesi convenzionati con l'Italia. Grazie a specifici accordi bilaterali, il lavoratore avrà accesso alla pensione in seguito alla totalizzazione dei contributi. Questo vale sia per la pensione di anzianità sia per quella minima (20 anni).

Come funziona il conteggio dei contributi?

I contributi versati in un Paese convenzionato saranno conteggiati dall'istituto della totalizzazione internazionale come se si fosse lavorato in Italia e di conseguenza verranno sommati agli anni di contributi già maturati.
Ad esempio un cittadino italiano che ha lavorato in Italia per 13 anni e poi in Francia o Svizzera per 7 anni, avrà una totalizzazione dei contributi pari a 20 anni. Questo gli garantirà accesso alla pensione di anzianità al raggiungimento dei 67 anni, nonostante le contribuzioni in due Paesi diversi.

Paesi convenzionati

Nella tabella seguente sono riportati i Paesi, UE ed Extra UE, in cui vige un accordo bilaterale con l'Italia in termini di previdenza sociale e riconoscono il diritto alla pensione per i cittadini italiani che vi hanno lavorato.
Paesi convenzionati pensione estera
*Va precisato che per avere diritto al cumulo estero dei contributi, il cittadino deve aver maturato in Italia il minimale di contribuzione richiesto per l’accesso alla totalizzazione, come previsto dalla normativa (52 settimane).

Paesi NON convenzionati con l'Italia

Per quanto riguarda invece i Paesi in cui NON vi è alcuna convenzione con l'Italia, come ad esempio in Asia (Thailandia, Vietnam, Cambogia, Laos, Malesia, Indonesia, India, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Arabia Saudita ecc.), la situazione è completamente diversa.
Il lavoratore che ha cessato oppure interrotto l'attività lavorativa in Italia può chiedere all'INPS di accedere al versamento volontario dei contributi al fine di perfezionare i requisiti di contribuzione per raggiungere il diritto alla pensione e incrementare l'importo della stessa.
Tuttavia riteniamo che questa pratica abbia senso nel caso in cui manchino pochi anni di contribuzione per riscattare la pensione, oppure se si è lavorato in Italia per un periodo di tempo che si avvicini ai requisiti per la pensione minima (20 anni di contributi al raggiungimento dei 67 anni di età). In questi casi si possono versare i contributi mancanti in maniera volontaria e di tasca propria per riscattare il proprio diritto alla pensione in futuro.
La pratica è meno consigliata per i soggetti più giovani oppure coloro che abbiano lavorato in Italia per un breve periodo di tempo, prima di trasferirsi all'estero o che abbiano versato contributi in Italia inferiori a 10/15 anni, poiché in questi casi il versamento volontario diverrebbe molto dispendioso a fronte del riconoscimento di una pensione di importi relativamente bassi.

Quali sono le alternative per gli espatriati?

Risparmiare in modo costante - Se fai parte della categoria di espatriati che non rientrano nella lista degli Stati convenzionati con l'Italia, l'alternativa per rimediare al mancato versamento dei contributi è quella di risparmiare una parte del tuo salario, sin dalla giovane età, in modo da non ritrovarti a dover lavorare più a lungo del previsto.
> Leggi il nostro articolo 6 Semplici step per iniziare a risparmiare in modo efficiente
Metodo 80 / 20 % - Questo significa semplicemente che si dovrebbe mettere un minimo del 20% del proprio stipendio in una qualche forma di piano pensionistico, permettendo all'80% di essere usato per cose come l'alloggio, le utenze, i generi alimentari, l'assicurazione, lo shopping, le cene fuori, gli hobby e altre spese simili associate alla vita quotidiana. Questa regola è ritenuta standard per gli espatriati, in quanto va a compensare la mancanza del versamento di contributi statali.
Piani Pensione Internazionali - Esistono diverse tipologie di piani pensione internazionali e differiscono sulla base delle circostanze personali nonché il Paese in cui si risiede e gli obiettivi pensionistici del singolo individuo come ad esempio:
  • Età attuale;
  • Dove vorresti andare in pensione;
  • Pensione desiderata;
  • Capacità di risparmio;
  • Età di pensionamento;
  • Stato patrimoniale;
  • Capitale di emergenza;
  • Inflazione;
Una volta che questi punti sono chiari si potrà procedere alla valutazione del piano pensione migliore ed in linea con le proprie aspettative. Riportiamo di seguito un esempio pratico che mostra la differenza tra risparmio classico e risparmio attivo.
La tabella, considerando per esempio di risparmiare un importo di 300 € al mese, riporta una sostanziale differenza tra risparmio classico e risparmio attivo.
Risparmio Classico - Questo significa semplicemente depositare 300 € su base mensile ( 3,600 € per anno ) presso una banca, in un classico conto corrente, ed accantonarli negli anni. Il risultato che avremo sarà di aver accumulato un patrimonio di 90,000 € in 25 anni.
Risparmio Attivo - In questo caso anziché depositare i propri risparmi in banca e lasciarli soggetti all'inflazione, si può versare tale somma mensilmente in un fondo pensione internazionale. Ipotizzando un tasso di crescita annuo del 5%, risparmiando lo stesso ammontare del caso precedente, si andrà a costruire un patrimonio di 178,652 € sempre in 25 anni.
La scelta del fondo o piano pensione internazionale più adatto alle proprie esigenze ed in linea con il proprio profilo di rischio va fatta secondo determinati criteri, per i quali è consigliato affidarsi a qualcuno di competente e specializzato in materia.

Come possiamo aiutarti?

Dal 1998 ci occupiamo di assistere gli espatriati italiani nel mondo, offrendo soluzioni alternative ed efficienti nel tempo per coloro che hanno delle scoperture a livello previdenziale.
Se ti trovi nella situazione di risiedere in un Paese non convenzionato con l'Italia a livello pensionistico mettiti in contatto di seguito. Possiamo aiutarti a risolvere eventuali scoperture e guidarti verso la soluzione migliore per pianificare il tuo futuro pensionamento.
La nostra consulenza è gratuita. Puoi prenotare una sessione di un'ora selezionando il giorno e l'orario che preferisci al seguente link.
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